Bruno Pizzul

 
Nel 1957 ero mediano del Catania. Poi ho continuato a giocare per qualche anno a livello professionistico nell'Udinese e nella Cremonese. Un infortunio grave al ginocchio, allora non era molto sviluppata la micro chirurgia di oggi, mi allontana dal calcio, quello giocato. Una passione però spesso rappresenta anche uno stimolo per tutti i giorni. Così decisi di provare la strada del "di fuori". Nel 1969 Radio Trieste istituisce un concorso per entrare in Rai. Decido di farlo e va bene. In quell'anno Juventus - Bologna è stata la prima di tante telecronache.

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Il gioco di squadra ideale è quello in cui tutti i componenti riescono a sorridere e a stare bene insieme.
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Da figlio unico ho sempre sofferto l’eccesso di amore materno e adesso mi manca...
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mio padre. Vorrei che mi regalasse una bicicletta come quella volta che me la donò quando presi un’insufficienza a scuola. Aveva un suo concetto personale dello studio e dell’insegnamento in quanto anch’esso, come tutte le cose, deve essere interpretato e dosato come una medicina nella maniera giusta.
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Allo stadio Heysel in Belgio ero andato per fare la cronaca di una partita di pallone e invece ho dovuto raccontare di quaranta persone decedute.
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direi che il vino è un elemento importante della nostra alimentazione così come un piacere che se goduto con intelligenza può regalare grandi emozioni gustative e non solo.
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Il mio approccio con il vino risale ai tempi della fanciullezza, in casa era vietato ai piccoli bere altro che non fosse acqua e noi chierichetti attingevamo dal bottiglione del parroco ...certo... per assomigliare agli adulti e per provare il gusto della bevanda.
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Amo la vite d'inverno, i nudi tralci, ed anche l' emozione nel buio delle cantine.
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Il vino nel calcio, in generale negli sport di squadra, rinforza lo spirito, dà valore al gruppo. Devo citare la scuola di Nereo Rocco, e poi Enzo Bearzot, esperto ed estimatore di vino. Oggi, Fabio Capello
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mi piace godermi una partita senza l'attenzione che mi richiede doverla raccontare in un certo modo, per esempio pesando le parole...
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ho dovuto combattere con la pigrizia, anche se nuoto e gioco a tennis: in tutti i modi, non avendo la patente, mi muovo sempre in bicicletta e considerando che abito a Milano, dimostro più che altro una certa temerarietà. 


Ridiamoci su:
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 Schillaci se n'era andato in penetrazione: su di lui il fallo di Koeman. 
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 L'arbitro manda i giocatori al riposo definitivo.
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...e ora i supplementari, due quarti d'ora da quindici minuti l'uno
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Per la partita di oggi sono stati venduti 50.000 spettatori.
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...e mister Trap prende appunti sul suo tacchino.

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Colpo di testa di Van Gullit! (sarebbe un misto tra Van Basten e Gullit).
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Il destro di Baggio è proprio sinistro.
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